domenica 22 novembre 2009

di tutto di più

"Chi torna dalle gelide solitudini polari non è piu lo stesso uomo. E' vissuto a contatto con la morte e la distruzione. Stretto ai compagni, per vivere insieme il pauroso mistero, ha sentito se stesso fondersi con le anime loro e farsi una sola di tutte, per opporla compatta alla strenua prova. L'ombra e il silenzio circostanti smorzano le voci e gelano le parole sulle labbra, che diventano mute. (...) Torna, sapendo per esperienza che la vita può fare a meno di molte cose, liberarsi da tanti bisogni fittizi, da inutili agi e persino dal frequente contatto con i propri simili, che nel mondo si sforzano a dimenticare la tua individualità e ad essere uno del gregge" (da "vita eroica del duca degli abruzzi") "Sarebbe bello che chiunque, all'interno di qualunque tipo di legame, potesse dire almeno -io potrei partire da solo- perchè una coppia si arricchisce anche attraverso l'esperienza dei singoli. Invece di solito, anche quando i gusti vacanzieri non coincidono, si cerca il compromesso. Che non soddisfa nessuno ed aumenta gli eventuali contrasti. (da "beata solitudine, Vittorio Andreoli") "la crisi economica distruggerà due modi di pensare diffusissimi. In primo luogo,la fede nel progresso ininterotto. Ci si è convinti che la storia moderna sia dominata da un progresso ininterrotto. Ogni anno il prodotto interno lordo aumentava, la scienza faceva scoperte, la fratellanza universale cresceva, l'intelligenza si liberava dal peso dell'empio passato. Come tutti gli storici sanno, nella storia non c è nemmeno un'ombra di progresso ininterrotto. La storia spesso si ferma, si addormenta, produce catastrofi, ripercorre la strada che ha gia percorso, procede a zig zag. In secondo luogo, entra in crisi il cosiddetto consumismo. Ristabilre il giusto rapporto con le cose, che abbiamo comprato, ingoiato, sciupato, gettato con incredibile leggerezza per tanti anni. Si accumulano da tutte le parti,l'automobile, la lavatrice, il quadro, il tappeto, cinquecento cravatte e quaranta paia di scarpe nell'armadio. Dobbiamo recuperare la civiltà contadina, ritrovando la parsimonia, la sobrietà e quasi l'avarizia all'inizio del ventunesimo secolo. Amare poche cose, da accarezzare con la mente e con la mano" (Pietro Zarella) "Al posto della passione oggi abbiamo l'edonismo. La deriva edonistica l'ha iniziata il benessere. Le prugne senza nocciolo, l'aria condizionata. Io sono cresciuta nel freddo, nella fame e nella guerra. Sono tre dimensioni che oggi neanche si accettano" (Oriana Fallaci) "Cercando sempre le esperienze, gli incontri umani che ci arricchiscono, che ci danno forza, vita, gioia, evitando quelle che ci inaridiscono e ci incattiviscono. Chi pensa di essere perfetto e non sente il dovere di correggersi diventerà arrogante e inquinerà tutto ciò che tocca. Non bisogna credere a chi dice che non ci si può migliorare" (Francesco Alberoni)

Nessun commento:

Posta un commento