martedì 17 maggio 2011

HANNIBAL UN PARA DE BAL

Ho appena finito di leggere hannibal, il seguito del silenzio degli innocenti. Non so se ridere o se piangere.
Leggo i commenti degli internauti...pochi ne hanno capito davvero qualcosa.
Nel silenzio degli innocenti Harris crea un personaggio memorabile e misterioso: hannibal lecter. E un altro memorabile a suo modo: clarice starling, giovane recluta alla ricerca di un serial killer.
In questo seguito clarice....ma che cazzo dai, questa non è clarice, chiunque abbia letto il primo sa che questa non è clarice, non si capisce bene chi cazzo sia sta zoccola che l'autore chiama col suo nome.
E poi lo zio hannibal, ora è un fichetto supercolto superaffascinante superstronzo che ha gli incubi come un demente qualsiasi e viene in qualche modo giustificato per la sua natura visto ciò che gli è capitato quando era piccolo...si ma porca paletta al male si trova sempre una scusa, spiegatemelo un po' voi. E poi quel finare orribile, da far vomitare per quanto è assurdo, sbagliato, senza senso, da prendere a calci in bocca sto demente per aver rovinato un libro meraviglioso come il silenzio con questo seguito. Ve lo riassumo per piangere insieme a me:
starling salva lecter dall'essere mangiato dai suini, lui la porta a casa, la droga, gli fa pappare il cervello bacato del solito superiorerompicazzo di turno, lei per ringraziarlo tira fuori una tetta e glie la fa ciucciare, e poi tanti saluti in giro per il mondo come due belle colombine gemellemaporcatroiaiomiincazzononèpossibileesserecosidementi.
Finale "vero": clarice salva lecter dai maiali, poi gli pianta tre caricatori su per il culo a sto stronzo coprofago di merda e per finire piscia sul suo cadavere. E poi ammmazza pure i porci e finisce in una megagrigliata in riva alla spiaggia con birra del cazzo tanto per metterlo in culo a quel picio di lecter che beve vinazzo da un miliardo alla bottiglia.

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